Creiamo un biolago ornamentale

Fauna, elementi acquatici, biodiversità e passione. Queste sono le caratteristiche di un bio lago artificiale per piante acquatiche.
Per tutti gli appassionati di giardinaggio e collezionisti di piante è possibile realizzare un laghetto artificiale floreale, o meglio, un ecolago con piante.

Al progetto si mescolano diverse passioni: quella per l’acqua e i relativi giochi che si possono creare, la passione per il giardinaggio acquatico e quindi per la flora e, in generale, il rispetto per la natura.

flora acquatica

Una pianta acquatica in un laghetto.

Se ami ammirare la fioritura di una miriade di specie di piante acquatiche, galleggianti lacustri, di palude o semplicemente ornamentali, il laghetto artificiale è la scelta definitiva.

fauna acquatica

Una rana in un laghetto di un parco a Novi Ligure.

Il gracidìo delle rane, le farfalle che svolazzano; tutto ciò si traduce in una perfetta comunione tra fauna, flora e uomo.
Il lago per piante acquatiche è un piacere contemplabile tutto l’anno.

vita nel lago

Germano in mezzo a pesci.

Un lago è attivo, vivace e in sintonia con il paesaggio circostante, innalza ed eleva un’idea di specchio d’acqua artificiale ad un concetto di paradiso terrestre!

La progettazione e la pianificazione di un laghetto non vincola alla forma standard, tipica della piscina.
La sagoma, infatti, è la parte più divertente della realizzazione di un biolago.
La fase dello scavo è il momento in cui viene stabilita la forma: si pongono in risalto i volumi, le zone di superficie e quelle di profondità, permettendo così di visionare in anticipo l’aspetto finale del lavoro.
Realizzare ed installare un bio laghetto ornamentale nel vostro giardino avrà senza alcun dubbio un effetto benefico sulla qualità della vostra vita.
Vi scoprirete ad osservare i pesci e le rane sfiorare il pelo dell’acqua, avvertirete il profumo delle ninfee in fiore, vi rilasserete al suono del gorgoglio dell’acqua, e godrete della vostra… piscina naturale.

tipi

Un laghetto, può essere ornamentale con pesci o balneabile. Il sistema di filtro e di costruzione varia di conseguenza per ottenere il massimo nella concretizzazione e nella manutenzione del proprio biosistema.

allevamenti

Nei laghi ornamentali è possibile allevare pesci, piante acquatiche quali: fiori di loto, iris, ninfee, ibisco, ecc; è possibile utilizzare pietre che possono variare in dimensione, dal ciottolo di fiume al marmo più pregiato.

biosistema

Questi ornamenti sono tutti adatti al compimento di un armonioso ed unico biosistema.
Le due tipologie di laghetto non necessitano di opere edili o murarie, altro punto a favore rispetto la piscina.

spiaggia

È possibile realizzare spiagge sabbiose, ghiaia o pietre incollate al telo nero Firestone, oppure lasciate libere e sconnesse, proprio come un letto di un fiume.

ponti

Potrete installare passerelle e ponti in legno come una sorta di soprelevazione per assistere al meglio la magnificenza del proprio specchio d’acqua naturale.

acqua

Sono attuabili giochi d’acqua vistosi e affascinanti, tramite ugelli particolari e fantasiosi, con spruzzi e getti fuoriuscenti da pietre, marmi e giare.

fondale del lago

Sul fondale e sulle pareti, viene posata una membrana atossica di eccezionale durata: la Firestone PondGard, la scelta dei professionisti.
Questo telo, di colore nero, non consente alle erbacce di crescere sul fondo e contribuisce a mantenere la forma originaria dello scavo.
Il tono fine e scuro di questo materiale plastico, consente all’acqua del biolago di scaldarsi almeno 3-4 gradi centigradi rispetto l’acqua di una piscina tradizionale.
Sarà poi possibile apporre al Firestone PondGard pietre, vasi e piante sul fondale per ottenere un alveo idilliaco e colmo di riverberi come quelli di un torrente.

filtrazione dell’acqua

L’area più importante, viva, e verde è quella dedita alla filtrazione dell’acqua.
Il “filtro”, di dimensioni ridotte rispetto alla zona vera e propria balneabile è il punto più innovativo e sensazionale di tutto l’impianto. Caratterizzato da piante e lapillo (frammenti solidi vulcanici), questo filtro permette all’acqua di depurarsi e quindi di circolare pura e cristallina nella vera e propria “porzione di fiume”.

La trasparenza è garantita dalle piante acquatiche e dai batteri naturali che vi crescono all’interno.
Seguendo un sistema di ricircolo continuo, l’acqua viene inviata nuovamente dall’area balneabile a quella di depurazione, riducendo così il fabbisogno idrico e l’emungimento dalle falde o dall’acquedotto, ed evitando il ristagno di tutto il complesso.

Ovviamente, essendo una biopiscina, o eco piscina, animali e insetti che la popolano sono i veri benvenuti di un sistema armonioso, tranquillo e sicuro, la nostra nicchia ecologica naturale.
Non dovrete stupirvi se troverete libellule, rane, salamandre ed efemere, creature totalmente innocue che si integrano nel laghetto come habitat sicuro e sereno.

sistema idraulico

Il sistema di pulizia superficiale e fondale avviene attraverso un complesso sistema idraulico di tubazioni e skimmer, dentro ai quali si raccolgono foglie e sporcizia varia, accumulata e/o trasportata dal vento.

In questa prima fase di filtraggio, grazie ad una pompa, l’acqua viene reimmessa nella biopiscina attraverso bocchette direzionali, in un ciclo continuo.

La presa di fondo è la seconda fase di filtraggio per la pulizia del fondale da alghe, escrementi di pesci, parti di piante e microrganismi morti.

Si formano alghe in un biolago?

Certo, si formano, ma si tratta di organismi pluricellulari inoffensivi che si possono classificare in diversi tipi.

Noi ne analizziamo solo due.

  • Le alghe verdi o Chlorophyta: (Clorofite) le più frequenti.
    Si trovano sul fondo, sulle pareti e nella zona di fitodepurazione.
  • Le alghe filamentose, più viscide ed evidenti.
    Notare che questi tipi di vegetali uni o pluricellulari vengono spesso rimossi nel sistema biolago ma offrono cibo e nutriente per pesci e carpe koi.

La loro presenza, inoltre, permette l’ossigenazione dell’acqua.

pesci nel biolago

Un lago con pesci richiama maggiore attenzione ed accorgimenti rispetto ad un comune biolago.

Un biolago ittico potrà essere popolato da Shubunkin, sarasa, pesci rossi, tre code, black bass, carpe koi, ma anche storioni e lucci.

Un biolago così configurato, offrirà spettacolo e infonderà la tranquillità tipica delle pagode cinesi.

I pesci più belli, e anche costosi, sono le carpe koi, originari della Cina e selezionati in Giappone.

Il costo di questi animali può arrivare anche a migliaia di euro, ed essendo cordati delicati, molto grossi (possono arrivare a un metro di lunghezza), devono vivere in un habitat ideale e perfetto, per conservare pregio e benessere.

Le carpe koi devono vivere in un biolago per loro pensato ad hoc. Questi animali, necessitano di cure e attenzioni, sia per il mantenimento che per il controllo della salute.

Il sistema di filtrazione di uno specchio d’acqua con pesci cambia rispetto ad una eco piscina naturale in quanto deve essere in grado di tener testa alle deiezioni che gli animali producono.

Oltre la sezione depurazione acque, una presa di fondo aggiuntiva eliminerà i residui organici di questi splendidi cordati.

 

Un gold fish in un biolago ittico.

L’ecolago alle volte, a seconda delle zone, necessita di un particolare sistema di riscaldamento, quindi le carpe koi potranno sopravvivere anche nei mesi più rigidi, con una temperatura media dell’acqua di 6-7 gradi.

Sarà possibile la nascita di particolari parassiti, batteri, virus e malattie che attaccano i pesci.
Un’ottima qualità dell’acqua e un’adeguata alimentazione, offrirà ai pesci l’opportunità di crescere forti e colorati e saranno una buona prevenzione.

Questi esseri viventi sono molto delicati e dai costi elevati; d’altro canto, i pesci rossi o tre code necessitano di minori attenzioni per trattamenti e prevenzioni.

Se da un lato è compito dell’uomo mantenere nei giusti parametri le condizioni di pulizia e qualità dell’acqua, sono proprio le nostre piccole dimenticanze a mettere tutto il sistema a rischio.

Ad esempio, troppo cibo o alimentazione errata, possono risultare fonte di rischio per gli inquilini del vostro biolago, anche se la natura, in definitiva, farà il suo lavoro autoregolandosi: i pesci mangeranno le uova in eccesso contribuendo a ristabilire la giusta pulizia dell’acqua.

Una serie di fattori esterni (aironi, gatti…) ed interni riequilibrano la salute e la manutenzione del proprio laghetto.

E’ noto che fornendo cibo e nutrienti ai pesci, dopo che essi si abitueranno alla vostra presenza, vi “seguiranno”, dandovi modo addirittura di arrivare a sfiorarli e toccarli; si stabilirà un patto di convivenza tra voi e i vostri “segugi con le pinne.”

piante d’acqua

Nei mesi primaverili, a partire da maggio circa, iris e ninfee inizieranno a fiorire, colorando e rendendo pittoresco il vostro spazio verde, mentre in autunno, si spoglieranno dipingendo il vostro lago artificiale con colpi di pennello a tinte marrone, rosso e giallo.

In inverno, uno dei periodi migliori per assistere e osservare il vostro bacino ornamentale, un soffice e candido strato di neve lo coprirà creando un paesaggio suggestivo e vaporoso.

Questi sono i motivi per cui un laghetto da giardino accoglie tutte le stagioni.

Il Bio lago è la soluzione per chi non dispone di eccessivo spazio e si distingue per i costi contenuti.

In un lago artificiale ornamentale è consigliato, se si vuole ottenere il massimo della fioritura e delle piante acquatiche presenti, realizzare lo scavo con pendenze e profondità differenti: alcuni tipi di piante, quali ninfee e fior di loto, prediligono l’acqua profonda, al contrario, le piante palustri necessitano di acque più basse.

Chi decide di realizzare un laghetto nel proprio giardino è di sicuro un amante delle piante, della natura, un giardiniere, o magari un semplice appassionato.

La filtrazione dell’acqua, che avviene nella zona di fitodepurazione, è migliorata e resa costante grazie proprio alle piante acquatiche che la rendono limpida e pura.

L’impianto filtrante per un bio laghetto, di qualunque tipo esso venga realizzato, è un organismo atto ad autogestirsi.

Il bio lago è uno specchio d’acqua dolce in cui piante e animali vivono in simbiosi.

Piante e batteri consentono al laghetto di essere sempre attivo, funzionante e pulito durante tutto l’anno.

Il bio laghetto è un bacino artificiale di forma e volume libero e variabile, ornamentale e balneabile in cui, il punto di forza preponderante e più evidente, che lo differisce dalla comune piscina, è il sistema di depurazione dell’acqua.

Questo tipo di filtraggio, detto anche tecnicamente fitodepurazione, evita l’utilizzo di preparati chimici quali cloro, sostanze sintetiche e dannose per l’organismo e prodotti di laboratorio.

Il sistema di pulizia superficiale e fondale avviene attraverso un complesso sistema idraulico di tubazioni e skimmer, dentro ai quali si raccolgono foglie e sporcizia varia, accumulata e/o trasportata dal vento.

In questa prima fase di filtraggio, grazie ad una pompa, l’acqua viene reimmessa nella biopiscina attraverso bocchette direzionali, in un ciclo continuo.

La presa di fondo è la seconda fase di filtraggio per la pulizia del fondale da alghe, escrementi di pesci, parti di piante e microrganismi morti.

Una ni9nfea in un laghetto ornamentale.
Una pianta galleggiante.

Con la bella stagione, non bisogna eccedere con la concimazione di piante acquatiche: la flora potrebbe non essere in grado di assorbire tutte le sostanze nutritive che verrebbero disperse dando vita ad alghe indesiderate.

Pulizia di superficie

Superficie e fondale del vostro lago balneabile o ornamentale potrebbero sporcarsi con foglie secche o aghi di pino, è dunque dovere ripulire, attraverso l’apposito utilizzo di retini il vostro specchio d’acqua.

Per le alghe o la sporcizia che tende a sedimentare nella parte più profonda dell’ecolago, è consigliato utilizzare la scopa aspirafango.

Deck e pontili

Qualora abbiate a disposizione pontili e deck in legno, dopo l’inverno, periodo stagionale in cui si forma una certa quantità di patina scivolosa o muschio, si può passare dell’olio per legno o per teak, per riparare eventuali venature o scolorimenti.

Il Giardino attorno al lago

Per le zone verdi attorno al proprio biolago, sarà di semplice utilizzo, per la pulizia, una spazzola a manico metallico, per eliminare eventuali residui vegetali o altra sporcizia.

Riutilizzo materiale

Il materiale spazzolato, non va eliminato ma riutilizzato. Esso infatti, essendo composto da humus, sarà ottimo concime e fertilizzante per orti e giardini.

Trattamento per prato e piante

Intorno al confine o perimetro dell’ecolago potrebbero formarsi piante o erbacce.

Con un buon intervento di spazzolatura, il vostro lago sarà sempre pulito e perfetto.

manutenzione del biolago

La manutenzione per un biolago è inferiore rispetto a quella di una piscina tradizionale.

I motivi sono molti. Ecolaghi e biopiscine sono bacini di acqua dolce che riproducono un ecosistema naturale.

Vien da sè che qualche foglia sul fondo non è sintomo di malfunzionamento e non arreca disagio o fastidio.

La presenza di piccoli detriti naturali contribuirà ad aumentare la sensazione di benessere di un ambiente naturale al 100%, privo di cloro e sostanze chimiche.

Comunque, l’eco lago necessita di operazioni di pulizia e quindi un minimo di manutenzione.

La frequenza degli interventi di pulizia è soggettiva: c’è chi predilige gli aspetti naturalistici e chi preferisce intervenire più frequentemente.

Si possono suddividere in fasi stagionali gli interventi di manutenzione: primavera e autunno.

Nei mesi primaverili con un aspiratore o scopa aspirafango, si interviene sul fondo e l’area di fitodepurazione, per passare successivamente alla pompa di circolazione e al cestello dello skimmer.

Anche i faretti luminosi, le scale e i punti di accesso devono essere spazzolati accuratamente.

Il secondo intervento straordinario si effettua a Novembre-Dicembre, periodo in cui le piante acquatiche devono essere potate.

Sarà necessario rimuovere anche i detriti che l’impianto di fitodepurazione ha accumulato nei mesi caldi.

Nel caso si fosse in possesso di un lago ornamentale con presenza ittica, nei mesi in cui la temperatura scende sotto lo zero, si formerà uno strato superficiale di ghiaccio mentre in profondità l’acqua rimarrà allo stato liquido.

 

Sarà importante quindi rompere alcune parti di ghiaccio superficiale per consentire lo scambio di ossigeno con l’acqua sottostante.

Con l’arrivo della primavera, nel laghetto si possono creare formazioni di alghe filamentose, foglie e sporcizia varia.

L’ecolago alle volte, a seconda delle zone, necessita di un particolare sistema di riscaldamento, quindi le carpe koi potranno sopravvivere anche nei mesi più rigidi, con una temperatura media dell’acqua di 6-7 gradi.

Sarà possibile la nascita di particolari parassiti, batteri, virus e malattie che attaccano i pesci.
Un’ottima qualità dell’acqua e un’adeguata alimentazione, offrirà ai pesci l’opportunità di crescere forti e colorati e saranno una buona prevenzione.

Questi esseri viventi sono molto delicati e dai costi elevati; d’altro canto, i pesci rossi o tre code necessitano di minori attenzioni per trattamenti e prevenzioni.

Se da un lato è compito dell’uomo mantenere nei giusti parametri le condizioni di pulizia e qualità dell’acqua, sono proprio le nostre piccole dimenticanze a mettere tutto il sistema a rischio.

Ad esempio, troppo cibo o alimentazione errata, possono risultare fonte di rischio per gli inquilini del vostro biolago, anche se la natura, in definitiva, farà il suo lavoro autoregolandosi: i pesci mangeranno le uova in eccesso contribuendo a ristabilire la giusta pulizia dell’acqua.

Una serie di fattori esterni (aironi, gatti…) ed interni riequilibrano la salute e la manutenzione del proprio laghetto.

E’ noto che fornendo cibo e nutrienti ai pesci, dopo che essi si abitueranno alla vostra presenza, vi “seguiranno”, dandovi modo addirittura di arrivare a sfiorarli e toccarli; si stabilirà un patto di convivenza tra voi e i vostri “segugi con le pinne.”

alimentazione dei pesci

Le riserve di grassi nei pesci, durante i mesi rigidi, si sono ridotte al minimo.

I pesci torneranno a nuotare in superficie con l’arrivo della stagione calda, ragione per cui, con l’avvicinarsi della primavera, non è bene “abbuffare” gli animali con eccessivo mangime.

La quantità di cibo si dovrà somministrare in piccole dosi e controllare che i pesci lo consumino in 3 minuti circa, senza lasciare tracce.

È consigliato iniziare con mangime “leggero”: fiocchi e cibo granulare galleggiante è la scelta migliore. Successivamente, sarà possibile integrare nutrienti più sostanziosi.

stagione

L’acqua, nei periodi che precedono l’estate, si innalza di temperatura. I pesci tenderanno quindi a spostarsi in superficie a causa di un basso tasso di ossigeno presente in profondità. Sarà necessario rinnovare almeno un terzo dell’acqua contenuta nella vasca.

pompe idrauliche

È necessario assicurare il corretto funzionamento di tutte le pompe idrauliche che potrebbero essersi danneggiate durante l’inverno.

Questa fase della manutenzione è molto importante.

parametri

I parametri dell’acqua, importanti anche nella manutenzione per piscine (PH, nitrati, fosforo, ammonio), devono risultare nelle giuste gradazioni, a discapito della fauna e flora.

formazione alghe filamentose

Può capitare di imbattersi in una fastidiosa proliferazione di alghe filamentose.

Molti nostri clienti, un paio d’anni dopo l’istallazione del biolago, si sono preoccupati per la presenza nel proprio laghetto di questi sgradevoli organismi pluricellulari.

Questo fenomeno potrebbe apparire strano e fastidioso ma in realtà si tratta di un evento piuttosto comune.

Come provvedere alla rimozione?

Non bisogna sentirsi “sventurati” o incapaci del mantenimento del proprio specchio d’acqua qualora facciano comparsa alghe filamentose.

Il problema non solo è conosciuto ma anche diffuso, soprattutto in laghetti di ridotte dimensioni esposti al sole e con acqua trasparente.

Gli aspetti determinanti lo sviluppo delle alghe sono:

  • L’eventuale sovraffollamento di pesci;
  • L’utilizzo, per il riempimento del lago, di acqua carica di nutrienti;
  • La temperatura eccessiva dell’acqua;
  • L’assenza di un sistema di drenaggio periferico;
  • La presenza di animali che possono produrre ingenti quantità di deiezioni e, in generale, sporcare l’acqua (per esempio anatre, piccioni, tartarughe, pesci o carpe Koi).

come rimuovere le alghe

È possibile intervenire in due modi: la prima soluzione agisce direttamente sulla causa, mentre la seconda si focalizza sul problema ma risulta più semplice e meno impegnativa.

Qualora si preferisca il primo metodo, ecco una serie di azioni da intraprendere per eliminare definitivamente la causa della formazione di alghe filamentose:

  • Innanzi tutto, è necessario asportare manualmente le alghe per mezzo di un retino, oppure utilizzando l’apposita scopa aspirafango;
  • ombreggiare il laghetto;
  • prevedere ricambi parziali di acqua soprattutto nei mesi primaverili e in estate, verificando che quella impiegata non presenti valori elevati di ferro, nitrati, fosfati e controllando che non vi siano agenti inquinanti;
  • ridurre la quantità di alimenti somministrati agli animali;
  • prevedere un sistema filtrante in grado di asportare buona parte di quegli stessi residui che, decomponendosi, andranno ad alimentare lo sviluppo e la diffusione di alghe nell’ecolago;
  • tenendo conto delle dimensioni del laghetto, diminuire il numero degli inquilini, ad esempio, le anatre;
  • inserire nel biosistema piante acquatiche adatte alla rimozione di nutrienti dall’acqua;
  • assicurarsi che, in caso di abbondanti piogge, le precipitazioni nell’area circostante il lago non penetrino nell’acqua trascinando terriccio, concimi e diserbanti o altre sostanze inquinanti.

La seconda risoluzione prevede tre interventi da attuare:

  • rimuovere le alghe manualmente per mezzo di un retino, oppure utilizzando l’apposita scopa aspirafango;
  • acquistare un prodotto antialghe, accertandosi che la sua composizione sia compatibile con la vita delle piante e degli animali presenti nel proprio lago;
  • valutare l’utilizzo di prodotti specifici che, attraverso l’azione di batteri ed enzimi, siano in grado di controllare la formazione di alghe.